Sei in cerca di maggiori informazioni sul vetrocamera degli infissi? Vuoi cambiare serramenti oppure desideri aumentare l’isolamento termico, acustico o di sicurezza dei tuoi serramenti e ti stai informando sui migliori vetro camera in circolazione? Ti hanno parlato di vetri basso emissivi, stratificati o antirumore e vuoi saperne di più?
Beh, sei capitato nel posto giusto. Sono Mauro di Finestre Antirumore e oggi ti voglio parlare di un elemento importantissimo della finestra, che a seconda delle caratteristiche ti può isolare dal caldo, dal freddo e dai rumori: il vetrocamera.
Sei pronto? Iniziamo!
Indice degli argomenti
Cos’è il vetrocamera?
Il vetrocamera è un elemento formato da due o più lastre di vetro unite tra loro per mezzo di una canalina (detta distanziatore). Viene sigillato con materiali specifici in modo tale che rimanga sottovuoto, cioè che non entri aria all’interno dei due vetri.
La canalina presente al suo interno, invece, viene riempita di palline di sale che hanno la funzione di assorbire tutta l’umidità.
All’interno dei due vetri, per aumentare le prestazioni termiche, il vetro viene invece riempito con del gas. Il più performante e utilizzato dalle vetrerie che producono il vetro per finestre è il cosiddetto gas Argon: un gas nobile, non tossico, presente in minima parte anche nell’aria che respiriamo.
Devi sapere che sul mercato esistono varie tipologie di vetro a seconda delle prestazioni che si vogliono ottenere. Vediamole insieme.
Tipologie di vetrocamera
Vetro float (o monolitico)
Il monolitico è l’elemento formato da una lastra di vetro semplice, di solito è trasparente ma può essere anche opaco. Non ha caratteristiche di sicurezza e se si rompe è molto pericoloso perché i pezzi che cadono sono taglienti e possono provocare ferite.
In passato, la maggior parte dei vetri camera erano formati da due vetri monolitici ma ora non è più possibile perché ci sono delle normative che obbligano i costruttori di finestre ad utilizzare vetri di sicurezza.
Vetro temperato
In parole povere, un vetro temperato è un vetro float cotto in un apposito forno a circa 640°C e, una volta uscito dal forno, raffreddato velocemente con getti di aria fredda: questo procedimento rende il vetro più robusto di circa 6/7 volte di un vetro normale, ma la caratteristica più importante è che una volta cotto diventa un vetro di sicurezza, perché quando si rompe, si frantuma in tanti piccolissimi pezzi arrotondati e smussati, evitando l’infortunio alle persone che si trovano a contatto con il vetro rotto.
Si utilizza molto nel campo dell’arredamento (ad esempio, quasi tutti i tavolini in vetro sono fatti con il temperato), per fare i box doccia e da qualche anno anche nei vetro camera delle finestre perché, pur essendo di sicurezza, pesa di meno del vetro stratificato.
Vetro stratificato
Che cos’è il vetro stratificato?
Il vetro stratificato è realizzato combinando due o più strati di vetro con una o più pellicole plastiche trasparenti realizzate in un materiale che si chiama PVB.
L’unione tra il vetro e la plastica crea un sandwich che viene riscaldato e compresso per unire efficacemente gli strati.
Il vetro stratificato, a seconda del risultato che vogliamo ottenere, può avere diverse caratteristiche.
Vediamole insieme.
Antinfortunio
Il vetro stratificato è anti infortunio perché in caso di rottura, la pellicola tiene insieme il vetro, evitando la formazione di schegge o frammenti taglienti. Un esempio molto comune di utilizzo di vetro stratificato è il parabrezza delle automobili. Hai mai notato che in caso di rottura si forma una ragnatela ma il vetro resta legato e non si frantuma?
Antisfondamento
Se aumentiamo il numero e lo spessore delle pellicole in plastica, il vetro stratificato diventa un vetrocamera antisfondamento. Per fare un esempio, un vetro stratificato con 2 pellicole plastiche sarà in classe P2A, con 4 pellicole P4A, con 6 pellicole P5A. Un vetro anti sfondamento serio deve essere almeno in classe P4A.
Blindato o antiproiettile
il vetro blindato (o antiproiettile) è formato da più lastre di vetro, di solito 3 o 4 solitamente di spessore diverso, divise da pellicole plastiche di alto spessore. Per essere definito blindato, un vetro deve superare un test balistico in base ad una normativa europea. Viene utilizzato solitamente nelle porte blindate vetrate o finestre appositamente progettate per accogliere vetri di questo spessore e peso.
Antirumore o fonoassorbente
I vetri antirumore sono vetri stratificati separati da una speciale pellicola trasparente ad alto abbattimento acustico. Questa pellicola è più elastica rispetto al normale ed è per questo capace di assorbire meglio le vibrazioni provocate dai rumori che provengono dall’esterno. A seconda delle tecniche e materiali usati, lo stratificato fonoassorbente riesce ad abbattere il rumore, migliorando le prestazioni di isolamento acustico e creando degli ambienti confortevoli.
Come leggere la sigla di un vetro?
Quando ci troviamo davanti alle sigle dei vetri stratificati, devi sapere che le prime due cifre indicano lo spessore delle lastre di vetro mentre il numero che segue il punto indica il numero di pellicole presenti fra una lastra di vetro e l’altra.
Facciamo alcuni esempi per capire meglio:
- 33.1: significa che sono due vetri da 3 millimetri accoppiati tra loro con in mezzo 1 pellicola plastica (in questo caso possiamo parlare di vetro anti infortunio);
- 44.2: due vetri da 4 millimetri con 2 pellicole plastiche;
- 44.6: due vetri da 4 millimetri con 6 pellicole plastiche (in questo caso parliamo di vetro anti sfondamento).
Caratteristiche dei vetri per infissi
Nel corso di questo articolo abbiamo già parlato delle caratteristiche anti infortunio, anti sfondamento, e antirumore dei vetri, ora concentriamoci sulle altre caratteristiche.
Vetro basso emissivo (Low-E)
Per migliorare ulteriormente le prestazioni termiche di una finestra, è opportuno utilizzare un vetrocamera basso emissivo con argon. Si tratta di vetri che fanno passare la luce ma evitano la dispersione del calore verso l’esterno. Sono indicati principalmente nelle mezze stagioni, quando gli impianti di riscaldamento sono ancora spenti: il caldo entra dalla vetrata ma rimane in casa, evitando la dispersione del calore.
Vetrocamera selettivo (o a controllo solare)
La caratteristica principale dei vetri a controllo solare, lo dice la parola stessa, è quella di fare entrare parecchia luce ma poco calore per evitare il surriscaldamento dei locali interni durante le giornate più calde.
Sono consigliati per finestre di grandi dimensioni con esposizione a ovest, sud, est, ossia vetrate che prendono tanto sole durante il giorno e che quindi, specialmente d’estate, potrebbero fare surriscaldare gli ambienti. Il vetro a controllo solare limita questo fastidio.
Sono leggermente meno luminosi dei vetri basso emissivi.
Vetro riflettente (Antelio)
Si tratta di vetri oscurati che riflettono i raggi del sole per evitare il surriscaldamento degli ambienti. Con il loro aspetto a specchio garantiscono privacy durante il giorno (cioè dall’esterno non si riesce a vedere all’interno), ma solo di giorno.
Quando si accende all’interno una fonte luminosa come una lampadina, i vetri perdono il loro effetto specchio e diventano trasparenti.
Per queste loro caratteristiche sono prodotti particolarmente adatti ad essere applicati su grandi superfici vetrate continue (tipo grattacieli), come quelle che sempre più spesso caratterizzano lo skyline delle grandi metropoli in tutto il mondo.
Hai mai notato che nei grandi grattacieli vetrati, durante il giorno il vetro riflette la luce, mentre di sera, quando le luci sono accese, si vede perfettamente all’interno dell’edificio?
Vetro ornamentale
Sono vetri che lasciano passare la luce ma riducono la visibilità dall’esterno verso l’interno. Sono utilizzati prevalentemente nelle finestre dei bagni o in serramenti che affacciano sul cavedio.
I più usati sono i vetri satinati e i vetri stampati.
Quali parametri devi valutare nella scelta di un vetro per le tue finestre?
Isolamento termico: valore Ug
Il primo da valutare è indubbiamente il valore Ug che indica il grado di isolamento termico del vetro, la sua capacità di tenere il calore all’esterno d’estate e all’interno in inverno. Per essere un vetro buono e performante questo valore deve essere basso.
Il valore Ug è inversamente proporzionale all’isolamento termico. Più basso è il valore Ug, maggiore sarà l’isolamento.
Per fare un esempio: per chi abita in montagna o in luoghi molto freddi d’inverno, i valori ottimali oscillano da 0,5 a 1, per chi abita in pianura o al mare dove le temperature non scendono quasi mai sotto lo zero (clima mediterraneo), valori compresi fra 1 e 1.3 sono ottimi.
Fattore solare: valore G
Il secondo indice da valutare è il valore G che indica la quantità di energia solare, cioè il calore che entra dal vetro.
Più sarà basso il fattore solare e meno calore entrerà.
Un vetro basso emissivo standard avrà valori attorno 0,60/0,65, un vetro a bassa emissività con protezione solare 0,43/0,48, invece se parliamo di vetri riflettenti il valore scende fino a 0,28.
Un vetro con fattore solare molto basso, come vantaggio, evita l’utilizzo di sistemi schermanti come tende, persiane o tapparelle.
Trasmittanza luminosa: valore LT
Il terzo valore da prendere in considerazione è l’indice LT, ossia di trasmittanza luminosa. In poche parole, la trasparenza del vetro.
Più è alta la trasmittanza luminosa e più è chiaro il vetro.
Nei vetrocamera basso emissivi standard il valore si aggira sull’80%, nei vetri speciali con protezione solare 73%, mentre nei vetri riflettenti, che si riconoscono per il loro effetto specchiato, può scendere fino al 41% .
Isolamento acustico: indice RW
Il quarto valore da prendere in considerazione è il valore RW cioè la capacità di isolamento acustico. È espresso in decibel e indica la capacità di un elemento di diminuire il passaggio del rumore dall’esterno all’interno.
Più alto sarà il valore Rw, maggiore sarà la prestazione acustica dell’elemento.
Generalmente, le finestre basiche montano vetri da 32 decibel che non eliminano assolutamente il problema acustico.
Per parlare di vetro ad abbattimento acustico dobbiamo partire da vetri che abbattono 40 decibel fino ad arrivare ai più performanti che riescono ad abbattere fino a 45/48 decibel.
Spessori vetrocamera: qual è lo spessore minimo?
Per essere performante, un vetrocamera deve avere uno spessore minimo di almeno 28 mm, una faccia con vetro basso emissivo ed una canalina termica.
Del valore basso emissivo abbiamo già parlato prima, ma cosa è esattamente la canalina?
La canalina è il distanziatore posto tra i due vetri.
Le canaline standard sono in alluminio ma non vanno bene perché l’alluminio è un conduttore: questo distanziale in alluminio crea un ponte termico, che genera condensa, facendo entrare in contatto il freddo esterno con il caldo interno della casa.
Sicurezza vetrocamera: cosa dice la legge?
Il vetro di un serramento può rompersi per svariati motivi (un colpo di vento, un colpo accidentale, una caduta) ma la cosa importante è che, una volta rotto, il vetro non diventi pericoloso.
I vetri cosiddetti di sicurezza sono lo stratificato e il temperato, perchè, a differenza del monolitico, questi ultimi, una volta rotti, rimangono attaccati alla pellicola (nel caso degli stratificati) oppure si frantumano in piccoli pezzi con spigoli smussati, e quindi non pericolosi (nel caso dei veti temprati).
Per le finestre è obbligatorio avere almeno un vetro di sicurezza posto all’interno del vano, mentre per le porte finestre sono obbligatori vetri di sicurezza sia all’interno che all’esterno.
Domande frequenti
Come riconoscere un vetro stratificato? Il test accendino vetro
Ok, ti insegno un trucco.
Prendi un accendino e avvicinalo al vetro.
- se vedi solo 2 fiamme si tratta di un vetro singolo;
- se le fiamme sono 4 ma di distanza ravvicinata tra le 2 coppie si tratta di un vetro camera con 2 vetri monolitici;
- se le 4 fiamme sono distanti tra loro significa che il vetro è stratificato: (la maggiore distanza tra le fiamme sta a significare che in mezzo è presente la pellicola in PVB).
Come si legge un vetrocamera?
Ti hanno fatto un preventivo pieno di numeri e sigle ma non riesci a capire cosa significhino?
Devi sapere che “leggere un vetrocamera” è un’operazione piuttosto semplice.
Partiamo da un esempio: ci troviamo sul preventivo la dicitura 4T- 20-4V.
Cosa vuole dire?
- 4T: Il primo è un vetro da 4 millimetri temperato (T)
- 20: la canalina è da 20 millimetri
- 4V: il secondo vetro e da 4 millimetri basso emissivo (V).
Ti chiederai: è un vetro valido per una finestra?
Si, perché il vetro temperato rispetta la norma sulla sicurezza, mentre il vetro basso emissivo aumenta il valore termico.
Facciamo un altro esempio: 4T-18-44.2V.
- 4T: vetro da 4mm temperato antinfortunio (T)
- 18: canalina da 18 mm
- 44.2V: due lastre di vetro da 4 separate da 2 pellicole in PVB, si tratta di un vetro basso emissivo (V)
Questo è un vetro con spessore totale di 30mm, ottimo per le portefinestre.
Come si sostituisce il vetro camera?
La sostituzione di un vetro camera deve sempre essere effettuata da un tecnico specializzato con attrezzi appositi.
Il vetro è tenuto attaccato alla finestra tramite dei listelli fermavetro che sono fissati a scatto.
Per sostituire il vetrocamera bisogna:
- levare il fermavetro con un apposito attrezzo;
- togliere gli spessori che tengono in squadra il vetro;
- rimuovere il vetro;
- inserire il nuovo vetro;
- rimettere in squadra il nuovo vetro tramite spessori;
- fissare nuovamente i listelli fermavetro.
Meglio sostituire il vetrocamera o cambiare l’intera finestra?
Questa è una domanda che molti mi pongono. La mia risposta è sempre la stessa: se vuoi ottenere un risultato definitivo a livello termico o acustico non basta sostituire il vetro.
La finestra deve nascere ed essere progettata per ottenere il risultato richiesto.
Facciamo un esempio: abbiamo problemi di acustica, dalla nostra finestra passa troppo rumore.
Come facciamo ad essere sicuri che il rumore passi solo dai vetri?
La maggior parte delle volte non è così.
Il rumore può passare dal telaio, dalle guarnizioni ed infine anche dai vetri.
La vecchia finestra non è stata progettata per ricevere un vetro di uno spessore diverso, di un peso maggiore.
Le cerniere e i profili nel tempo cederanno per lo sforzo che quotidianamente devono sopportare e la ferramenta dopo un po’ non funzionerà più bene.
Tutto questo senza pensare che oltretutto non verrà risolto neanche il problema.
Sostituire solo il vetro è come trapiantare il cuore di un atleta nel corpo di un anziano: l’anziano non si metterà improvvisamente a fare 100 metri di corsa in 10 secondi!
Il mio consiglio è di affidarsi a professionisti del settore che studieranno la soluzione è il prodotto più adatto per risolvere il problema definitivamente.
Vetrocamera: prezzo al metro quadro?
Il prezzo per la sola fornitura ( posa esclusa) di un vetrocamera basso emissivo può aggirarsi dai 35 ai 40€ al metro quadrato.
Per un vetro stratificato o temperato bisogna aggiungere circa 30€ al metro quadro mentre un vetro anti sfondamento basso emissivo con proprietà acustiche può costare all’incirca 90€ al metro quadrato.
Vetrocamera appannato: come risolvere?
Può succedere che, dopo qualche anno di vita, il vetrocamera si appanni all’interno: si forma cioè la condensa fra i due vetri.
Ma cosa vuol dire?
Questo accade perchè i sali minerali presenti all’interno del vetrocamera non fanno più il loro lavoro: non assorbono più l’umidità che si presenta visivamente tra i due vetri.
In questo caso l’unica soluzione è sostituire l’intero vetro.
Conclusioni
Eccoci giunti al termine di questo articolo sui migliori vetrocamera per finestre, in cui spero di aver risolto tutti i tuoi dubbi.
Se hai qualche domanda, lascia un commento qui sotto.
Se invece vuoi sostituire i tuoi infissi, richiedi un preventivo gratuito.
Un caro saluto,
Mauro
Ciao sono Mauro: marito di Gabriella e papà di due fantastici ragazzi: Andrea e Giorgia. Sono un imprenditore, esperto di finestre insonorizzate e di porte blindate e maratoneta per passione. Studio, sperimento e divulgo la mia professione attraverso il blog.
2 Commenti
Anna Maria Ternelli
Il mio problema è il rumore a bassa frequenza, che viene prodotto dai generatori sempre in funzione delle navi portacontainers, mancando l elettrificazione delle banchine.da quando hanno ingrandito il porto sei anni fa ,tutto il quartiere ha problemi di inquinamento acustico oltre a quello dell’ aria.io ho finestre in PVC con doppi vetri ma la fastidiosa vibrazione passa anche da quelli. Non sono proprio attaccata al porto, ma in linea d aria è vicinissimo e la cosa peggiora col vento che viene dal mare. Abito a La Spezia se avete un suggerimento , grazie
Mauro Semonella
Ciao Anna Maria,
Puoi contattare il nostro referente di La Spezia.
Maggiori info qui.
Un caro saluto,
Mauro