Vetro Basso Emissivo: Caratteristiche, Prezzi, Come Riconoscerlo

Il vetro costituisce circa l’80% di una finestra ed è uno degli elementi più importanti che la compongono. Spesso viene poco considerato o addirittura ignorato nell’acquisto di un nuovo infisso ma in realtà è fondamentale conoscerne tipologie e caratteristiche, per ottenere tutti i benefici che desideriamo.

Una delle tipologie di vetri più conosciute è indubbiamente il vetro basso emissivo, e in questa guida ti darò tutte le informazioni a riguardo: caratteristiche tecniche, ti parlerò di trasmittanza, di fattore solare, di spessori, di gas argon e di canalina termica.

Sei pronto a scoprire il vetro termico? Iniziamo!

 

 

Vetro basso emissivo: significato

Se devi acquistare i tuoi nuovi infissi potresti aver sentito parlare di vetro basso termico emissivo o più semplicemente vetro termico Low-E.

La definizione più semplice di basso emissivo è: un vetro che protegge dal caldo e dal freddo.

Per renderlo “basso-emissivo”, cioè con una ridotta dispersione di energia, il vetro viene trattato con un rivestimento sottilissimo (molto più sottile d’un filo di ragnatela) che contiene argento (o altri metalli nobili), per migliorare le sue proprietà termiche.

Il caldo e il freddo “rimbalzano” su questa superficie, come palloni contro un muro e non riescono ad uscire, evitando di farti spendere un sacco di soldi inutilmente.

 

vetrocamera basso emissivo

 

Oggi (quasi) tutti gli infissi che vengono proposti hanno vetri di questo tipo. Chiunque voglia proporti vetri semplici o non trattati per la tua abitazione significa che probabilmente non sta badando ai tuoi interessi. Non otterrai nulla di più di ciò che hai già.

Gli infissi moderni infatti, non sono dotati di un vetro singolo ma di un vetro -almeno- doppio: due lastre di vetro accoppiate a formare una intercapedine e divise da una canalina lungo tutto il perimetro, chiamate anche vetrocamera.

In genere, il vetro basso emissivo ha solo una lastra trattata, mentre l’altra è fatta di un vetro float che potremmo definire normale.

Il triplo vetro isolante è composto da due lastre basso emissive e da una lastra centrale normale.

 

Vetro basso emissivo: caratteristiche

Dopo aver definito qual è il significato di vetro basso emissivo e come è fatto, vediamo ora le sue principali caratteristiche.

 

Trasmittanza termica (Ug)

Dove U è il simbolo della trasmittanza termica e g significa glass (dall’inglese vetro), il valore Ug vetrocamera indica la quantità di calore trasmessa da un ambiente caldo a uno freddo, passando attraverso una particolare superficie (vetro nel nostro caso) e calcolata al metro quadro per standardizzarla.

In poche parole, misura quanto calore passa da un metro quadro di finestra.

Il valore Ug è inversamente proporzionale all’isolamento termico: più bassa sarà la trasmittanza, più alto sarà l’isolamento termico e viceversa.

È un valore complesso, calcolato con formule complicate per chi non è esperto in materia, però è molto importante per capire quanto si starà bene in casa e se le bollette saranno salate o meno.

Il valore Ug vetrocamera rappresenta la bontà di un infisso nell’isolare l’ambiente interno da quello esterno.

È importante conoscere il valore U del vetro per lo stesso motivo per cui scegliamo una lavatrice in classe A++ oppure un auto Euro 6.

Generalmente, il valore Ug delle tue finestre, per avere un buon isolamento termico, dovrebbe oscillare fra questi valori:

  • 1.0 W/m2K e 1.3 W/m2K se vivi in città o in una zona non particolarmente fredda;
  • 0,6 W/m2K e 1.0 W/m2K se la tua abitazione si trova in zone di montagna o molto fredde ed esposte a Nord.

Per raggiungere quest’ultime prestazioni è necessario un triplo vetro con doppio trattamento basso-emissivo.

 

Trasmissione luminosa (LT)

Indicata con TL (oppure LT dall’inglese light transmittance) è un altro importante valore che indica il grado di trasmissione luminosa del vetro, cioè quanta percentuale di luce visibile passa attraverso la finestra.

Come detto è espressa in percentuale, pertanto per avere una buon ingresso di luce naturale negli ambienti, il valore di un doppio vetro basso emissivo dovrebbe essere tra 77% e 82% circa; a determinare questo valore sono dei trattamenti che si fanno sulla superficie delle lastre e il loro spessore.

Più alta sarà la percentuale TL e più luminose saranno le stanze di casa.

Infatti, se parliamo di vetro triplo il valore TL sarà generalmente più basso e potrebbe oscillare fra 73% e 77%: il vetro triplo di solito è meno luminoso di un vetro doppio e ciò è da considerare nella scelta della finestra migliore per te.

Questi valori sono solo a scopo d’esempio e dipendono dalle caratteristiche del vetrocamera.

Se a volte il valore Ug non viene considerato nella scelta di un infisso, la trasmissione luminosa viene quasi sempre ignorata.

Pensa a dei vetri con una trasmissione luminosa bassa: sarai costretto ad accendere sempre la luce nelle stanze, magari anche in estate a mezzogiorno, oppure l’ambiente sarà cupo e ti limiterà molto nelle attività domestiche.

Un vetro molto luminoso che valorizza al massimo l’ingresso di luce naturale permette di godere di una casa bella e confortevole, in ogni situazione climatica.

 

Fattore solare vetro basso emissivo (G)

Il valore g (o fattore solare) indica la percentuale di energia del sole a cui è esposto il vetro esterno della finestra rispetto all’energia totale che lo colpisce.

Più alto è questo numero, maggiore è l’ingresso di calore solare in casa.

Ciò è molto importante da considerare in inverno e nelle mezze stagioni, per migliorare il benessere della casa.

In estate però, l’energia del sole che riesce a entrare in casa è maggiore e può causare un surriscaldamento nelle stanze.

In questo caso si possono impiegare particolari vetri a controllo solare. Il fattore solare in genere è alto per i vetri doppi basso emissivi e si riduce progressivamente per i vetri tripli basso emissivi o con trattamenti particolari.

Quindi se hai una casa sul mare, con numerose finestre molto grandi, probabilmente hai bisogno di protezione dal calore più che di luminosità, perciò un fattore solare più basso.

Il consulente professionista, che sa far spendere bene e solo dove serve il tuo denaro, ti saprà consigliare al meglio. Quest’ultima considerazione vale per tutte le caratteristiche del vetro a basse emissioni che abbiamo analizzato.

Nelle zone meridionali dal clima mite, esposte a Sud oppure Ovest, con finestre di grandi dimensioni, si verifica ogni estate il surriscaldamento degli ambienti interni. La situazione peggiora ulteriormente se non ci sono sistemi oscuranti (cioè tapparelle, persiane, frangisole ecc.)

La casa diventa come una serra e sappiamo bene quali rischi si corrono per la salute. Oltretutto fare ricorso al climatizzatore comporta certamente un beneficio ma anche un costo economico rilevante, dato che, normalmente, per abbassare di 1 °C la temperatura di una stanza occorre una quantità di energia tre volte maggiore rispetto a quella che servirebbe per alzare di 1 °C la temperatura.

Per ovviare a questi problemi si può impiegare un vetro particolare chiamato selettivo o a controllo solare.

 

Vetro a controllo solare (o selettivo)

Negli ultimi tempi si sente parlare molto di vetro selettivo. Il vetro a controllo solare serve per far entrare meno calore solare possibile dentro casa, rispetto ad un normale vetro basso emissivo.

Le sue proprietà sono date da un sottilissimo film di metalli o ossidi metallici applicati su una faccia del vetro, generalmente quella interna della lastra esterna.

Questo vetro fa una “selezione all’ingresso” dei raggi solari, come fosse un bodyguard fuori da un locale, riducendo cioè l’ingresso di calore solare ma anche un po’ la trasmittanza luminosa.

Quindi previene il rischio di surriscaldamento interno, respingendo la gran parte dell’energia solare che colpisce il lato esterno del vetrocamera.

È molto utile nelle condizioni sopradescritte, inutile se abiti in una zona fredda ed esposta a Nord e con presenza di sistemi oscuranti esterni, semplicemente perché impediresti a buona parte del sole di entrare e scaldarti (gratis), riducendo inoltre la luminosità delle stanze.

 

Vetro basso emissivo: come riconoscerlo?

C’è un “trucco” molto semplice: il cosiddetto test accendino vetri.

prendi un accendino e mettiti di fronte al vetro della tua finestra, osservando di lato numero e colore delle fiamme; se davanti a te vedi solo due fiamme uguali dello stesso colore significa che hai un vetro singolo, dal momento che ogni lastra di vetro riflette due fiamme: le tue finestre sono molto vecchie e non offrono nessuna protezione termica.

Se vedi riflesse quattro fiamme uguali arancione chiaro, si tratta di un semplice vetro doppio con dell’aria dentro, non ancora sufficiente per proteggerti dal caldo e dal freddo. In questo caso hai una dispersione di calore tre volte maggiore rispetto ad un moderno vetro basse emissioni. Continueresti a usare un’automobile che consuma il triplo di un’altra, con prestazioni e confort ridotti? Oppure una lavatrice che ci mette tre volte il tempo di un’altra per fare il bucato e gli indumenti non escono nemmeno così puliti?

Se invece vedi che la terza delle quattro fiamme è di colore diverso (violaceo) significa che hai un vetro con trattamento basso emissivo e quindi un’adeguata protezione dal caldo-freddo. Questo non è l’unico aspetto che indica una finestra con isolamento corretto, ma sicuramente uno dei più importanti.

 

vetro stratificato basso emissivo

 

Se addirittura vedi sei fiamme di colore arancione, ma la seconda e la quinta di colore violaceo, vuol dire che hai un triplo vetro con doppio trattamento basso emissivo (ci sono infatti due fiamme di colore violaceo e non una sola).

Probabilmente non puoi chiedere altro al tuo vetro, risparmi fino al 40% in più rispetto ad un vetro doppio basso emissivo, hai sostituito le finestre di recente e vivi in una zona fredda o molto fredda.

 

Vetrocamera basso emissivo prezzi

Ma quanto costa installare dei vetri bassi emissivi nelle finestre di casa mia?

Il prezzo di un vetrocamera basso emissivo viene indicato a metro quadro. Ci vogliono circa 35-40 € a m2 (posa in opera esclusa) per acquistarlo.

Per la posa del vetrocamera basso emissivo è necessario affidarsi a tecnici specializzati di comprovata esperienza, dotati degli attrezzi specifici.

Per prima cosa è necessario rimuovere il fermavetro, cioè la cornice perimetrale della finestra (di solito è stondato oppure squadrato), che tiene attaccato il vetro all’anta. Il fermavetro è applicato ad incastro e serve un attrezzo specifico per toglierlo.

Una volta tolto è necessario:

  • rimuovere anche gli spessori laterali che tengono il vetro in squadra;
  • togliere il vetro esistente;
  • posizionare correttamente quello nuovo;
  • ri-posizionare gli spessori;
  • e infine applicare il fermavetro.

A questo punto ti chiederai: Ma è meglio sostituire il vetro alla mia vecchia finestra oppure acquistarne una tutta nuova?

La mia risposta è sempre la stessa: se vuoi ottenere un risultato definitivo a livello termico o acustico non basta sostituire il vetro.

La finestra deve nascere ed essere progettata per ottenere il risultato richiesto.

 

Altri 2 fattori da valutare del vetro a bassa emissione

 

gas argon e canalina

 

Gas argon

Lo spazio che si crea tra le lastre di vetro è riempito con Argon, un gas nobile non nocivo, presente anche nell’aria che respiriamo (all’incirca l’1%). Il gas Argon serve per migliorare ulteriormente la protezione al caldo e al freddo. Questo perché, a parità di temperatura, l’Argon è un conduttore peggiore rispetto all’aria e quindi migliora l’isolamento termico.

Spesso si sente o si legge che l’Argon esce dal vetrocamera dopo un po’ di tempo, rendendo inutile l’investimento. In realtà può essere vero per infissi obsoleti o molto economici. Scegliendo gli infissi migliori (qualsiasi sia il materiale), l’Argon rimane nel vetrocamera e fa il suo dovere per almeno 25-30 anni, più o meno la durata di un buon infisso posato correttamente.

 

Canalina

È essenziale inoltre che la canalina (o distanziale), il bordo tra i due vetri, sia isolante. Le canaline isolanti eliminano il rischio di condensa lungo il perimetro del vetro.

Al suo interno la canalina è riempita con materiale assorbente, perciò in caso di condensa, le molecole di acqua vengono assorbite dalla canalina prima che bagnino il vetro.

Assolutamente da evitare le canaline in alluminio, spesso di colore grigio chiaro, perché tale metallo conduce: anziché assorbire le gocce di condensa, le passano direttamente sui vetri.

 

Conclusioni

Eccoci giunti al termine di questo lungo articolo sui migliori vetri degli infissi basso emissivi, in cui ti ho spiegato caratteristiche, prezzi e come riconoscerli.

Hai qualche domanda?

Lascia un commento qui sotto. Ti risponderò il prima possibile.

Un caro saluto,
Mauro

 

7 Commenti

  1. Salvatore

    Si ma quale Catalina va messa?

  2. Antonio

    Solo la seconda fiammella ha un colore più scuro. È bassoemissivo ?

  3. Giulio

    Salve,
    ho degli infissi alluminio/legno che montano vetri doppi 4/20/4. Vorrei sostituire i vetri con altri del tipo basso emissivo.
    E’ possibile quantificare quale sarebbe il beneficio in termini di risparmio energetico.
    Grazie
    Giulio

    • Mauro Semonella

      No, Giulio.

      O perlomeno, noi non siamo in grado di farlo. Potresti provare a rivolgerti ad una vetreria.

      Tuttavia, tieni in considerazione che il vetro non è l’unico elemento in grado di farti risparmiare energia (come è stata montata la finestra? Passano spifferi?).

      Un caro saluto,
      Mauro

  4. Rosanna

    Mi hanno appena installato i nuovi infissi con vetri a bassi emissivi ma purtroppo non sapevo che la colorazione del vetro modifica il colore reale dei tendaggi che all’esterno da bianchi diventano giallo verdognoli
    Nessuno mi aveva avvisato di questo, ora mi chiedo se è una caratteristica di questo tipo di vetro o se esisteva anche un altra tipologia più neutra

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