Sei in cerca di maggiori informazioni sulle motorizzazioni per tapparelle? Vuoi scoprire la differenza fra un motore cablato o radio? Vuoi sapere quali sono i costi e come scegliere il miglior motore per avvolgibili in commercio?
Sei capitato nell’articolo giusto.
In questo post vediamo insieme a Massimo Mulattieri (CEO dell’azienda Mulattieri Creations) come scegliere un motore per tapparelle.
Sei pronto? Iniziamo!
Indice degli argomenti
Che cos’è un motore per tapparelle?
I motori per tapparelle, se collegati alla rete elettrica, consentono di comandare l’avvolgibile tramite telecomando, pulsantiera a muro o addirittura da remoto tramite smartphone o tablet (se collegati ad un sistema di domotica).
Esistono parecchie tipologie di motorizzazioni per tapparelle, ma le più famose sono:
- Motori cablati: collegati a dei fili;
- Motori radio: senza fili;
- Motori radio con tecnologia IO: senza fili e con un feedback;
- Motori radio con tecnologia RTS: senza fili ma monodirezionali.
Scopriamoli insieme uno per uno.
Quali sono le differenze fra motore cablato e radio?
Il motore cablato è un motore che si usava negli anni 80, con tre fili ai quali viene data corrente diretta a 230V (quella di casa). Una volta azionata, in un modo gira in su e nell’altro gira in giù, invertendo la polarità. Per funzionare necessita dell’installazione di un interruttore da incasso, in cui bisogna inserire il cavo che va a finire nel cassonetto. Il motore cablato è un apparecchio piuttosto rumoroso.
Il motore radio elettronico viene alimentato sempre dalla corrente di casa, che passa direttamente dentro il cassonetto, ma è più silenzioso, ha un sistema ricevente radio integrato che ti permette di non dover montare degli interruttori da incasso, ha i finecorsa meno rumorosi, rallenta in chiusura, si comanda o con un telecomando “portatile” fino a 200 metri di distanza o con un telecomando a muro che simula un interruttore senza fili e senza scassi nel muro.
Quanto costa un motore cablato?
Sul mercato puoi trovare motori cablati a partire da € 35 fino a € 150: nonostante siano prodotti economici, bisogna comunque valutare che si tratta di apparecchi “meccanici” e studiati con dei concetti di altri tempi, con i finecorsa a brugola o con un pulsante che va premuto quando il motore arriva al punto giusto.
Insomma, una tecnica che oggi potremmo chiamare “primordiale”, anche dal punto di vista dell’impianto elettrico.
Sono preferiti dagli elettricisti perché comportano un bel lavoro per fare i collegamenti che porta un po’ di denaro nelle loro tasche.
Funzionano discretamente bene ma quando si fermano vanno sostituiti.
Quelli economici sono poco affidabili perché costruiti con dei materiali che si usurano molto prima di quelli più costosi, la durata media è di circa 2 anni e mezzo, giusto imperioso della garanzia, ma ci sono parecchie situazioni dove vengono sostituiti più di una volta anche nel periodo della garanzia con i soliti disagi per il consumatore.
Quanto costa un motore radio?
Anche in quelli radio ci sono oggi dei prodotti “civetta” a poco più di 75€ che hanno le solite problematiche descritte sopra perché non sono altro che i cablato ai quali è stata inserita la ricevente radio.
Per avere un prodotto serio e con delle caratteristiche più performanti si devono spendere da 150€ a 300€.
I prezzi che ho citato sono del costo puro del motore esclusi gli adattatori, il montaggio e l’iva.
Perché i costi da cablato a radio sono così differenti?
I costi di acquisto del motore sono molto differenti a causa della tecnologia che vi è dietro una tipologia rispetto all’altra, ma bisogna considerare che la posa dell’impianto elettrico, del motore cablato, incide molto di più rispetto al motore radio.
Nel radio i lavori di elettrificazione risultano molto meno invadenti e meno costosi tanto che, a volte, il risultato economico è di perfetta parità.
Ci sono anche casi in cui, a lavoro finito e tirate le somme, costi più il motore cablato del motore radio.
Quindi non è del tutto vero che ad opera finita ci sia poi tutta la differenza che uno si immagina, non considerando polvere per murare la cassetta dell’interruttore, maggiore tempo di esecuzione lavori, disagio per il cliente di una casa già abitata che dovrà far ripulire a fondo tutto quanto.
Prova ad esempio ad immaginare un bagno o una cucina piastrellata, che rischi si corrono!
Anche questo ha il suo peso e il suo valore.
Se al motore cablato metto l’antennino diventa radio, ma che limiti ha il prodotto?
Esistono sul mercato delle “antennine” in grado di rendere radio un prodotto cablato, ma bisogna fare alcune valutazioni a riguardo:
- il prodotto viene adattato con una ricevente radio che alla fine costa di più di un motore già con la tecnologia radio;
- l’antennina dove viene inserita? A volte nel cassonetto non c’è neppure lo spazio.
Sono escamotage non da professionisti del settore.
Cosa ha in meno un motore a cui inserisco l’antennina?
Inserendo questo motore in un sistema di domotica, spesso l’icona non corrisponde al prodotto che aziona ma ad una icona generica.
Resta un motore cablato senza le funzioni della parte intelligente che è a bordo di un motore elettronico radio, esempio:
- la rilevazione degli ostacoli;
- la rilevazione della chiusura dei catenacci nelle tapparelle;
- la possibilità di variare il numero dei giri del motore (in alcuni modelli);
- la possibilità di memorizzare una posizione preferita (intermedia – terzo finecorsa) da richiamare in qualsiasi momento dal telecomando o tramite, ad esempio, l’assistente vocale.
Insomma in 40 anni qualcosa sarà cambiato? Quello che facciamo ora nei telefonini 30 anni fa non ce lo sognavamo nemmeno. La tecnologia va avanti alla velocità della luce. Ma anche le robe vecchie restano, a te la scelta.
Motore radio: qual’è la differenza fra RTS e IO?
I motori radio possono essere di due tipologie: RTS e IO.
Il motore RTS ha una tecnologia radio di base (anch’essa nata a inizio anni 90) ma non è abbastanza intelligente perché è monodirezionale (cioè riceve soltanto un segnale radio senza parlare con il sistema e senza trasmettere indietro nessuna informazione).
Il motore IO, rispetto al motore RTS, ha una tecnologia diversa: innanzitutto cambia la frequenza (da 433 Mhz a 868 MHz) molto più affidabile, sicura e criptata, poi il motore IO è bidirezionale, ossia è in grado di fornirti dei feedback (del tipo: la tapparella è aperta o chiusa? a metà? si è bloccata? ecc).
In caso di controllo da remoto dal telefonino, dall’iPad, dal computer dell’ufficio, guardando lo stato dell’icona sapremo esattamente in che punto si trova la tapparella o la tenda o il cancello o la porta d’ingresso addirittura, come se fossimo in casa.
In caso di ostacoli il sistema ci comunicherà che il motore si è fermato, che il cancello no si è chiuso, che la luce non si è accesa, ecc. ecc.
Domande frequenti
Quando un motore si blocca cosa posso fare?
Il primo lavoro è chiedere al cliente di togliere corrente al motore per una ventina di secondi e poi riprovare ad attaccare e verificare se funziona, molte volte il motore si resetta e riparte, questo con un motore elettronico.
Per quello cablato (o meccanico), togliere e ridare corrente con molte probabilità non porterà a nessun cambiamento e 99 su 100 si dovrà intervenire per sostiuirlo.
Quando si scarica un telecomando, come è possibile verificarlo?
Nella maggior parte dei telecomandi per motori di tapparelle, solitamente si accende una lucina rossa o arancione (dipende dai modelli), e questo sta ad indicare che le batterie stanno per lasciarci.
Funzionerà ancora per qualche giorno, bisogna affrettarsi a sostituire le batterie (che si trovano ovunque).
Ciao sono Mauro: marito di Gabriella e papà di due fantastici ragazzi: Andrea e Giorgia. Sono un imprenditore, esperto di finestre insonorizzate e di porte blindate e maratoneta per passione. Studio, sperimento e divulgo la mia professione attraverso il blog.
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